“XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” a Ginevra

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22829760_1694192207298113_8131547904981670282_oCiak, si mangia: Pane, cinema e fantasia alla SAIG per “XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” a Ginevra

di Carmelo Vaccaro

Ciak, si mangia. La SAIG nel suo programma, in occasione dell’edizione di quest’anno della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo dedicata al cinema, ha inserito anche una serata dedicata al cibo. L’evento si è svolto nei locali della SAIG lo scorso 20 ottobre, dove sono stati invitati alcuni amici della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, per celebrare l’evento annuale, anche per mettere in valore le prelibatezze culinarie italiche nel cinema.

Oltre ad alcuni presidenti delle associazioni aderenti alla SAIG quali Antonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, Menotti Bacci Ass. Lucchesi nel Mondo, Francesco Decicco Ass. Calabrese e al Coordinatore Carmelo Vaccaro, a presenziare la serata è stato il Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, che ha rilevato l’importanza della collaborazione di tutti affinché si possa essere uniti per rappresentare meglio l’Italia all’estero, anche attraverso questi importanti appuntamenti come la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.

La realizzazione delle pietanze di questo particolare momento è stata affidata a Lisette e Menotti Bacci e a Roberto Corona che si sono eseguiti in una sinfonia in cucina, dove hanno preparato dei piatti in armonia con la stagione. Come entrata è stata presentata una “Terrine di cinghiale sul letto di rucola con cipolle Borettane”, seguito dal piatto principale, “Cinghiale in umido con le olive alla toscana e polenta tartufata” e, per terminare un delizioso dolce, “Panna cotta ai lamponi”. Naturalmente il tutto servito rigorosamente con vini tipici italiani.

Le pietanze delle regioni italiane sono state da sempre p22829048_1694192137298120_3264951298918712232_orotagoniste del cinema italiano. Inoltre, il cibo nel cinema ha rappresentato anche la fame oltre ad avere raccontato la voglia di solidarietà dell’Italia durante e, soprattutto, dopo la fine della guerra. Il cibo nel cinema ha anche messo in risalto la auten22815201_1694192100631457_4320609657169154662_ntica arte di arrangiarsi al meglio e sopravvivere alle tante avversità superate, tutti insieme, nei momenti più difficili della storia dell’Italia unita.

Il cibo per noi italiani è cultura e non solo gastronomica regionale o italiana, perché esprime le origini nativi, del ricordo dei vari sapori e di tanti desideri acquisiti negli anni esportati dalle emigrazioni nel tempo, il quale ha valorizzato costume e tradizioni di una gastronomia che è qualità, oltre ad essere commercio. La domanda è che c’entra questo col cinema? C’entra e come se c’entra! Basta pensare al forte legame che da sempre il cinema italiano rileva tra il racconto e il cibo in tavola. Dai film e nel corso dei decenni, le tradizioni gastronomiche del nostro Paese sono stati raccontatati, più di quelle raccontata nelle varie opere letterarie, nel profondo e costante modificarsi delle tradizioni gastronomiche, il costume e la storia dell’Italia

Con questa particolare cena condivisa da amici e collaboratori della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra e, nella medesima occasione la SAIG ha voluto dare importanza al cibo nel cinema italiano, molto apprezzato nel mondo per la sua creatività e innovazione.

Carmelo Vaccaro

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