Liolà di Luigi Pirandello: trionfo a Ginevra

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A Ginevra trionfa “Liolà” di Luigi Pirandello, magistralmente interpretato dalla Compagnia del Teatro Mobile di Catania, di Francesca Ferro.

In occasione del 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello (scrittore e autore drammatico italiano fra i più̀ rappresentati a livello mondiale, e assegnatario del premio Nobel per la letteratura nel 1936), la SAIG e il Consolato Generale d’Italia a Ginevra hanno avuto il piacere di invitare la compagnia teatrale, del Teatro Mobile di Catania, per la rappresentazione di “Liolà”.

Messa in scena il 23 settembre 2017, presso l’ECG-Henry-Dunant, la commedia, originariamente scritta in lingua siciliana e poi tradotta in italiano dall’autore stesso, è un’opera molto giocosa ed allegra, al punto che l’autore stesso dirà̀ “è così gioconda che non pare opera mia”.

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Il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro insieme alla responsabile cultura SAIG, Rosalinda Fiumara, sono saliti sul palco per fare gli onori di casa. Vaccaro nella sua introduzione ha iniziato scusando la mancata presenza, malgrado lui, del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, co-organizzatore dell’evento. A poi continuato ringraziando la presenza del numeroso pubblico, dei presidenti e comitato della SAIG chiamando sul palco il Presidente del Consiglio Comunale della Città di Ginevra, Jean-Charles Lathion. Un saluto è stato espresso dalla regista ed interprete, Francesca ferro, prima di introdurre l’attrice Vitalba Andrea, protagonista principale della venuta di questa magnifica compagnia teatrale, che ha chiuso i discorsi e ha dato inizio allo spettacolo.

La pièce, interpretata in maniera molto professionale, come lo è il gruppo che l’ha interpretata. Infatti, con la Regia di Francesca Ferro, Aiuto regia, Francesco Maria Attardi e Direzione allestimenti, Arsinoe Delacroix, gli attori in scena, “Liolà”, Rosario Marco Amato, “Zia Croce”, Vitalba Andrea, “Mita”, Francesca Ferro, “Tuzza”, Ilenia Maccarrone, “Zio Simone”, Pippo Tomaselli, “Zia Ninfa”, Francesca Barresi e “La Moscardina”, Verdiana Barbagallo, tutti professionisti che hanno avuto ruoli nelle fiction italiane di successo, non si sono smettiti nei rispetti personaggi che la pièce “Liolà” richiedeva.

Dall’apertura del sipario e durante tutto l’alternarsi delle scene, la Compagnia ha saputo interpretare i diversi equivoci, falsi miracoli ed intrecci, travolgendo il pubblico in una commedia tutta da scoprire, che i presenti hanno recepito nella giusta maniera. La commedia esplode festosamente sfiorando i confini della farsa, in un crescendo di comicità ed emozioni in cui si mescolano teatro e vita, finzione e realtà.

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“Liolà” è un personaggio spensierato e vagabondo, sempre in sintonia con il mondo e la natura. L’azione è ambientata nella campagna agrigentina, a settembre. La scena si apre con delle contadine intente a schiacciare mandorle. Nelle campagne di Agrigento, Zio Simone, ricco e anziano, non ha figli dalla giovane moglie Mita. Lo canzona il gaio Liolà, amato da tutte, che di figli – nati da diverse donne – ne ha tre in casa e un altro ne aspetta da Tuzza.

Pur non essendo una commedia musicale, la vocazione alla poesia e al canto di “Liolà” è espressa in canzoni che si inframmezzano nel corso della vicenda, rendendo la commedia molto piacevole e leggera.
I due atti della commedia sono stati vissuti tra gli applausi e l’ilarità del folto pubblico che, in questo evento ha cambiato volto, in rapporto agli altri eventi teatrali organizzati nel recente passato. Di fatti, il pubblico presente era costituito a maggioranza della nuova generazione di italiani.
La soddisfazione per la piena riuscita dell’evento è stata manifestata dai volti e nei commenti espressi dal pubblico all’uscita.

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A sipario chiuso, il Coordinatore SAIG ha ringraziato tutti, esprimendo particolare riconoscenza alla compagnia, ringraziando i presidenti delle associazioni aderenti alla SAIG: M. Bacci, Lucchesi nel Mondo, Francesco Decicco, Ass. Calabrese, A. Scarlino, Ass. Regionale Pugliese, O. Bisacchi, Club Forza Cesena e il Tesoriere, Gino Piroddi.

La rappresentazione teatrale, che ha riscontrato una grande eco presso la comunità italiana a Ginevra, inaugura una lunga serie di attività culturali che la SAIG intende offrire ai connazionali in Svizzera nel prossimo futuro. Consapevole di questo successo, la SAIG intende promuovere eventi italiani di spessore, con lo scopo di coinvolgere quanti più connazionali nel Cantone, sia della vecchia come della nuova generazione di italiani residenti nel Cantone ginevrino

 

di Carmelo Vaccaro e Rosalinda Fiumara

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