Intervista all’Ambasciatore Maurizio Serra

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Il 17 ottobre scorso, una delegazione della SAIG, con il coordinatore Carmelo Vaccaro, Riccardo Galardi di ciaoitalia.tv e Alessandra Testaguzza, ha avuto il privilegio di essere ricevuta dall’Ambasciatore Maurizio Serra presso gli uffici della rappresentanza italiana alle Nazioni Unite.

L’intervista completa è disponibile anche su su http://ciaoitalia.tv/

Ma chi è Maurizio Enrico Serra che rappresenta l’Italia in seno alle Nazioni Unite di Ginevra?
Nominato Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali in Ginevra con titolo e rango di Ambasciatore a partire dal 02.09.2013, Maurizio Enrico Serra, nasce a Londra. Si laurea in Scienze Politiche, nel 1977, presso l’Università di Roma e, in seguito ad esame di concorso entra in carriera diplomatica, nel 1978. Dopo vari prestigiosi incarichi diplomatici, nel 2010, presso l’UNESCO è accreditato con titolo e rango di Ambasciatore.

E’ anche Professore a contratto di Relazioni Internazionali presso l’Università Luiss, Roma (dal 2000) e Autore di numerose pubblicazioni e monografie, da ultimo Fratelli separati. Drieu La Rochelle, Aragon e Malraux davanti alla storia (Premio Acqui Storia 2008 e, nell’edizione francese, Prix du rayonnement de l’Académie française 2008). E’ anche Membro corrispondente dell’Institut de France.

Di seguito, dunque, l’intervista gentilmente rilasciata dall’Ambasciatore.

Ambasciatore, dopo quattro anni di Sua permanenza a Ginevra in qualità di Rappresentante Permanente, qual è il Suo bilancio sulle attività delle organizzazioni Internazionali a Ginevra e sul ruolo dell’Italia ?22491608_10213095024602261_9108244814427592938_n

Credo che sia positivo ma vorrei dire perché. Si sa troppo poco che Ginevra è il più grande polo multilaterale del mondo. Lo sappiamo noi che siamo qua, ma lo si sa poco in Italia e anche altrove. Con più di 20 Organizzazioni Internazionali che hanno la sede principale qui e tutte le altre , almeno una quarantina, che hanno delle sedi secondarie, Ginevra è certamente ben prima di New York, di Vienna o di Roma, il polo, le ”hub” multilaterale del mondo. Quindi, l’ambizione del mio mandato è quella, grazie anche a una valente squadra di collaboratori, di aver cercato di coprire la molteplicità di iniziative politiche, economiche, scientifiche, tecniche, educative in cui si esplica questa attività multilaterale, di averlo fatto a beneficio del nostro Paese e soprattutto di quelli che sono i valori che il nostro paese porta avanti in ambito multilaterale.

L’attuale grande sfida per l’Europa è senz’altro il problema dei migranti. Che ruolo possono avere le Organizzazioni Internazionali ginevrine in generale e l’Italia in particolare ?

Ecco questo è certamente il tema che in questi quattro anni ha avuto una crescita enorme nell’agenda di tutte le Organizzazioni Internazionali. E’ chiaro che per l’Organizzazione mondiale delle Migrazioni o per l’Alto Commissariato per i Rifugiati, che tra l’altro sono impegnati nella definizione dei due Global Compact dei Migranti e Rifugiati, si tratta di una vocazione prima ma questo vale anche per l’Alto Commissariato per i Diritti Umani, viste le implicazioni estremamente sensibili sul piano dei Diritti Umani e della problematica delle migrazioni e dei rifugiati. Vale però anche per le Organizzazioni specializzate perché c’è il discorso della salute dei migranti che coinvolge l’Organizzazione Mondiale della Salute, c’è il discorso del lavoro dei migranti che coinvolge l’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Non riesco a vedere un settore di attività ginevrina in cui questo problema non sia acuto e attuale. Credo che fondamentalmente l’azione della comunità multilaterale onusiana e non perché naturalmente avviamo questi due aspetti da tenere presenti, vada nel senso di un tentativo di risposta globale che tuttavia sarebbe illusorio ritenere sia di breve periodo. Ci vorranno tempi medi e lunghi.

22491820_10213095024442257_9048410646187388059_nI recenti fatti di Barcellona e qualche mese fa di Londra, Bruxelles, Parigi, indicano che gli atti di terrorismo insanguinano le nostre città e colpiscono numerosi civili. La comunità internazionale come pensa di risolvere questa grave emergenza?

In questo l’Italia credo abbia un ruolo di punta perché noi cerchiamo veramente di operare fattivamente in tutte le Organizzazioni e, non è retorico dirlo, affinchè ci sia maggiore collaborazione attraverso le aree dl mondo: “cross regional” come diciamo nel nostro inglese onusiano di modo che tutti si sentano coinvolti nella necessità di dare una risposta globale e soprattutto che non si abbia l’impressione che un attacco di una parte di un’area del mondo al resto. Perché allora li avremmo una terribile situazione di squilibrio che invece di cercare di risolvere tenderemmo invece ad enfatizzare ed ad aumentare. No, bisogna che Nord e Sud del mondo collaborino come sul tema non distante, non lontano anche dei rifugiati e delle migrazioni a questa emergenza umanitaria e lo facciano in una misura che dia veramente l’impressione di una grande solidarietà e di una grande vocazione comune alla soluzione dei problemi.

Secondo Lei l’Italia è “pronta” a far fronte alle minacce terroristiche ? con quali mezzi?

Questa non è una domanda da rivolgere all’Ambasciatore presso le Organizzazioni Internazionali, ma piuttosto al Ministero dell’Interno in Italia perchè ovviamente non è competenza mia. L’impressione è comunque credo sia nei fatti, lo si puo’ verificare giorno per giorno è che l’Italia che ha una forte e consolidata tradizione di accoglienza sia meglio portata ad affrontare la componente di dialogo che insieme a quella di rafforzamento dei controlli deve portare ad una soluzione dei problemi. Dopo di che naturalmente siamo nelle mani di Dio.

Ambasciatore Lei lascerà Ginevra tra qualche mese per rientrare in Italia. Cosa le è piaciuto di Ginevra ?

Ma guardi, ho in realtà un rammarico perché siccome questo lavoro è appassionante ma è estremamente coinvolgente ho avuto pochissimo tempo di toccare con mano la realtà italiana e così con me mia moglie anche se mia moglie è stata più impegnata in attività come il Bazar delle Nazioni Unite che l’hanno portata a contatto con le varie realtà. Io porterò con me l’impressione di una, e per un italiano è la più grande fonte di soddisfazione personale, di una nostra comunità molto vibrante in tutti i settori che ha una grandissima capacità propositiva, un buon livello mi sembra anche di cooperazione e che fa onore al Paese che tutti rappresentiamo. Quindi questa è per me un bellissimo messaggio che Ginevra mi ha trasmesso e mi porterò dietro con grande piacere.22491716_1683601981690469_8681502443053588907_n

La SAIG e ciaoitalia.tv ringraziano l’Ambasciatore Serra e il suo staff per la calorosa accoglienze e la disponibilità

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