Il 1° Giugno del 1814, una data da commemorare per l’entrata di Ginevra nella Confederazione Svizzera

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Come ogni anno, Il “Comitato della Società della Restaurazione” e le società militari ginevrine, commemorano lo sbarco delle truppe confederate al Port Noir del 1mo Giugno 1814

L’arrivo delle truppe svizzere a Ginevra nel 1814, al seguito della restaurazione dopo la caduta di Napoleone, determina l’entrata di Ginevra nella Confederazione Elvetica, firmata dopo l’accordo di tutti i cantoni, il 19 maggio 1815.

Quest’anno ricorre il 205esimo anniversario dello sbarco delle truppe confederate al Port Noir. Nella seducente cerimonia, come da tradizione, le truppe confederate, rappresentati dal “Nobile contingente dei Granatieri di Friburgo, sbarcano nel territorio di Cologny, dal battello « Neptune » assieme al Governo ginevrino al gran completo. Ad attenderli i sindaci dei comuni del Cantone, insediatosi per un anno proprio il 1° giugno, in tenuta ufficiale e dalle Bandiere d’arma.
Ad accompagnare la sfilata dei figuranti in costume, le musiche della banda militare e ricostruita scrupolosamente in costume d’epoca, ancora una volta le truppe ginevrine nei costumi dei vecchi Granatieri salutare con un colpo di cannone a salve.

La cerimonia si è conclusa con il discorso toccante ed efficace del Presidente del Consiglio di Stato, Antonio Hodgers. Al termine, dopo la sfilata delle bandiere e dei figuranti in costume, un aperitivo offerto dal Consiglio di Stato, ha dato modo al pubblico di poter anche salutare e scambiare qualche parola con i rappresentanti istituzionali comunali e ginevrini.

La storia del 1mo Giugno del 1814 in breve

La tradizionale Cerimonia del 1° giugno e sicuramente conosciuta dai ginevrini, ma percorriamo brevemente questo passaggio della storia del nostro Cantone.

Il 15 aprile del 1798, la Repubblica di Ginevra fu occupata dalla Francia

Alla fine del XVIII secolo, il Direttorio francese decise di invadere la Svizzera. I cantoni resistettero, ma alla fine soccomberono. Da parte sua, la Repubblica di Ginevra fu annessa alla Repubblica francese il 15 aprile 1798. Un regime che durò 15 anni, durante il quale i fiduciari (i governatori di Ginevra) entrano in contatto con l’Assemblea dei cantoni svizzeri. Sotto la minaccia militare, un trattato di riunione della Repubblica di Ginevra con la Francia fu votato da una commissione straordinaria. La Repubblica visse.

Il 25 luglio del 1798, Ginevra fu nominata Capoluogo Dipartimentale

Ginevra, abbattuta dall’annessione francese al grado di città di provincia, diventa capoluogo
del dipartimento francese del Lemano, che si estende dal Giura al Monte Bianco. La vita certamente continua, ma la speranza di giorni migliori rimane viva nel profondo del cuore, l’idea di indipendenza e della Repubblica rimane, anche se i Blasoni di Ginevra sono proscritte e cancellate dai monumenti. Napoleone Bonaparte si proclama imperatore. Il suo centralismo limita ulteriormente le libertà dei ginevrini. Le giovani classi della città di Calvino vengono mobilitate. Napoleone li manda a combattere in Germania, Spagna e Russia.

Il 1° giugno del 1814, riemerse la vecchia Repubblica

Gli eserciti napoleonici pesantemente sconfitti a Lipsia, in Germania, i ginevrini si aggrapparono ad una nuova speranza di libertà. Il territorio di Ginevra contava, allora, 31.500 abitanti, 22.300 per la città, 9.200 per i comuni. Dopo l’incontro dei comuni cattolici, il cantone conta 48’500 abitanti. La mattina del 30 dicembre 1813, i 10.000 soldati dell’esercito di liberazione austriaco entrarono a Ginevra. I 1500 soldati della guarnigione francese uscirono dalla “Porte Neuve” solo un’ora prima! Sotto il titolo di “consiglieri e consigli provvisori”, il Governo costituito adotta i termini di una proclamazione di indipendenza che sarà letta, il 1 ° gennaio 1814, in luoghi pubblici. Gli austriaci, celebrati come liberatori della patria, si ritirano il 16 maggio 1814. Il gioco è ora svolto in campo diplomatico ai congressi di Vienna, Parigi e Torino. Davanti ai ministri alleati, l’inviato del governo provvisorio di Ginevra, Pictet de Rochemont, chiese che Ginevra tornasse ai suoi confini naturali di Salève e del Giura e che si unisca alla Svizzera per diventare un Cantone.

Il 1° giugno del 1814, arrivarono gli elvetici

I fiduciari avevano mantenuto uno stretto contatto con l’Assemblea svizzera. In segno di amicizia, quest’ultima ha inviato tramite il lago, una guarnigione di soldati di Friburgo e Soletta, Lucerna e qualche lucernese, accolti con entusiasmo dalla popolazione al Port Noir il 1° giugno 1814.

La loro presenza testimonia simbolicamente che ora Ginevra è Svizzera. Il passo decisivo verso la Confederazione svizzera è stato fatto, anche se il ministro francese Talleyrand si intrigherà a lungo contro i progetti di Ginevra. Dopo il voto in linea di principio dell’Assemblea, ammettendo Ginevra incondizionatamente all’interno della Confederazione, il 12 settembre 1814, l’atto d’ unione autentico sarà firmato 19 Maggio 1815, e il deputato Ginevra presta giuramento sul nuovo patto federale insieme agli altri 21 cantoni, il 9 agosto 1815. Ginevra non ha avuto difficoltà a classificarsi tra i cantoni confederati. Si conoscevano da tanto tempo: il primo contratto amichevole con Friburgo risale al XV secolo, quello con Berna e Friburgo nel 1526. Successivamente, Ginevra vivrà “anni felici”, come dicono i contemporanei. E questo, almeno fino alla rivoluzione radicale che culmina nella Costituzione del 24 marzo 1847.

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