Conferenza informativa dell’ITAL-UIL alla SAIG

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Lo scorso 28 febbraio si è tenuta presso la sede della SAIG la conferenza da parte del Presidente della Ital-Uil Svizzera, Mariano Franzin congiuntamente ad Angelo Di Lucci, coordinatore in carica e all’Avv. Alessandra Testaguzza.

L’argomento principale che è stato trattato, e che ha suscitato molto interesse e sconcerto per i presenti alla riunione, ha riguardato le recente abolizione dell’esenzione dal pagamento dell’IMU e della TASI da parte del Governo nella Legge di Bilancio 2020. Franzin ha spiegato come, a seguito del deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia europea per infrazione, il Governo abbia scelto di abolire l’esenzione per i pensionati AIRE, esenzione che, secondo la Commissione europea, violava il principio di eguaglianza tra i cittadini europei ai sensi dell’art. 18 del Testo sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).

Questa decisione, ha spiegato Franzin ai molti presenti alla conferenza, comporta che da quest’anno tutti, compresi i pensionati iscritti all’AIRE, pagheranno l’IMU. Anzi, IMU e TASI sono state incorporate in una tassa unica che è stata denominata Legal Tax.

In questo modo l’Italia ha accontentato l’Unione Europea ma ha scontentato i moltissimi pensionati italiani residenti all’estero.

Resta comunque l’amarezza di constatare che fin dal 2014, anno di approvazione della legge che ha stabilito l’esenzione, entrata poi in vigore nel 2015, il Governo italiano che fece quella scelta era ben consapevole che non sarebbe stata in linea con uno dei principi fondamentali dell’Europa dal momento che la Commissione Europea aveva già precedentemente (ad esempio nel 2013) scritto un parere specifico sull’argomento.

In ogni caso, Franzin ha consigliato di controllare sui siti istituzionali dei Comuni in cui si trovano gli immobili in Italia, onde verificare se sia stata prevista una qualche facilitazione per i proprietari residenti all’estero, ma anche per verificare che non venga applicata la normativa retroattivamente.

Oltre a questo Franzin ha fornito informazioni importanti per quanto riguarda la compilazione delle imposte 2020. Informazioni rivolte a tutti coloro i quali hanno dichiarato al fisco svizzero con autodenuncia beni immobiliari posseduti in Italia. Nella decisione di tassazione per i beni dichiarati (rappel d’impôt) il fisco elvetico ha calcolato la differenza di imposte dovute per gli ultimi 10 anni e gli interessi di mora per lo stesso periodo. Gli interessi maturati e regolarmente pagati assieme alle imposte arretrate, possono essere dedotti nella dichiarazione delle imposte sotto “interessi passivi” codice 55.10.

Inoltre, per gli stessi contribuenti, riferisce Franzin che a Berna, il valore ufficiale degli immobili è stato calcolato dal fisco sul tasso medio di cambio per il periodo di recupero dell’imposta. Nel 2020, atteso che il tasso di cambio Euro /franco svizzero, è sceso negli ultimi 10 anni, è possibile inserire nella dichiarazione dei redditi del 2019, una valutazione diversa del valore degli immobili all’estero applicando il tasso corrente, calcolato nel cantone Berna sulla base del cambio al 31.12.2019 che era di CHF 1.11 per 1 €, con una differenza rispetto al cambio medio precedente che era di CHF 1.25 per 1 €. Questo adeguamento può avere una incidenza al ribasso, anche importante, di detto valore sia per quanto riguarda il calcolo sulla fortuna, sia per il valore locativo. La correzione va apportata sul “valore ufficiale” e “valore locativo”. Bisognerà verificare se anche a Ginevra daranno questa possibilità.

Dopo un intervento dell’Avv. Testaguzza volto, ancora una volta, a chiarire l’abolizione del pagamento dell’IMU, e a ribadire l’importanza di pagare le imposte, necessarie per garantire i servizi per la comunità, purché si tratti di imposte giuste e ben utilizzate, ha preso la parola Angelo Di Lucci, il quale ha dato informazioni riguardanti l’INPS.

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In caso di rientro in Italia, difatti, se si è titolari di una pensione erogata dall’INPS, esiste una facilitazione per quanto riguarda la copertura sanitaria. Si può scegliere se mantenere quella svizzera oppure cambiarla con quella italiana. I pensionati dovranno solo annunciarsi alla ASL di competenza del Comune nel quale si trasferiranno e si torna a carico del Servizio Sanitario Nazionale e, per quanto riguarda la tassazione del premio cassa malattia, pari al 7,5%, Di Lucci ha fatto un esempio su una somma di 2000 franchi sulla quale in Italia si pagano 150, mentre in Svizzera 400.

Di Lucci ha anche parlato del CUD, il documento che può essere richiesto all’Ital-Uil a partire dalla metà del mese di marzo di ogni anno, documento necessario anche in Svizzera per la dichiarazione dei redditi.

Efficace come sempre, Franzin, congiuntamente a Di Lucci, ha aggiornato i nostri connazionali su imposte e tasse e fornito molti consigli.

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