Amnistie fiscale e SPC – bilanci di inizio anno e aggiornamenti

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Secondo i dati ufficiali dell’AFC (Admnistration Fiscale Cantonale), le denunce spontanee inviate al fisco ginevrino sono in netto aumento.

Nel 2015, difatti, le domande inviate ammontavano a 1113. Nel 2016 sono aumentate fino al 2.836 e, dal primo gennaio di quest’anno, le domande inviate sono già più di 1500. Ciò significa che, finalmente i contribuenti ginevrini, hanno preso coscienza del problema e delle sue conseguenze e stanno provvedendo a regolarizzarsi presso le sedi competenti.

La SAIG, attraverso la sua rete informativa ed i suoi collaboratori, è da sempre in prima linea per informare e sostenere tutti coloro che vogliono approfittare della possibilità offerta dall’amnistia e ha appreso con soddisfazione che tutto il lavoro svolto finora sta cominciando a dare i suoi frutti.

Personalmente in questa fase, oltre a continuare ad informare ed ad assistere ancora quanti vogliano autodenunciarsi (sia nella preparazione delle denunce spontanee, sia nella ricerca dei documenti da allegare), sto seguendo gli esiti delle denunce presentate nel corso di tutto il 2016.

Tutti coloro che abbiano già inviato la propria denuncia spontanea, difatti, stanno ricevendo le risposte da parte degli uffici competenti, contenenti il numero identificativo del proprio dossier ed un piccolo formulario da datare, firmare e reinviare, per confermare la volontà di autodenunciarsi.

Possono anche essere richiesti anche ulteriori documenti, soprattutto bancari, per completare i dossier presentati, circostanza, questa, che sta dando del filo da torcere vista la difficoltà di relazionarsi con le banche italiane e con le Poste, che non collaborano appieno nella ricerca dei documenti contabili per i 10 anni richiesti. Quel che posso dire è che bisogna insistere e se il termine concesso dal fisco non è sufficiente, basta chiederne uno spostamento, per iscritto, spiegando la situazione.

Molte le difficoltà per quanto riguarda gli estratti interessi/capitale per i buoni postali. La sottoscritta ha parlato personalmente con diversi direttori delle Poste e è possibile avere questi estratti allo sportello. Ma la soluzione c’è: siamo ora in grado, su specifica indicazione degli uffici preposti, di calcolare sia gli interessi che il capitale, anno per anno, dei buoni postali.

E vengo a trattare l’argomento delle pensioni italiane che sono già imposte alla fonte in Italia e, dunque, in linea di principio, secondo il divieto della doppia imposizione, non dovrebbero essere tassate anche in Svizzera. Invece il fisco svizzero le tassa imponendo ai contribuenti di richiedere in Italia il rimborso, circostanza, questa, che obbligherà migliaia di persone ad iniziare un percorso lungo e difficile nel Bel Paese per farsi rimborsare le imposte pagate due volte. Impresa che, vista la giurassica burocrazia italiana, comporterà non pochi disagi e perdite di tempo ai concittadini.

Nonostante tutto cio’ stia creando fatica e preoccupazione, credo sia uno sforzo necessario che verrà ripagato il prossimo anno dalla maggiore tranquillità offerta dalla consapevolezza di non avere piu’ incombenze pendenti con la Svizzera.

Quanto ai conteggi definitivi riguardo ai 10 anni di supplementi di imposta, molti stanno chiedendo quando questi verranno comunicati. Ebbene, secondo quanto riferito dagli uffici del fisco stesso, si tratterà di attendere almeno un paio di anni, vista la mole di lavoro che dovrà essere gestita. Un ultimo aggiornamento riguarda i conteggi relativi al valore locativo degli immobili che parte, come noto, dal valore di mercato degli immobili stessi. Ebbene, il valore di mercato espresso in euro viene poi convertito in franchi svizzeri secondo il tasso di cambio dell’anno 2006 o 2007 (si calcolano i 10 anni indietro rispetto alla presentazione della denuncia) e poi resta stabile per tutti i 10 anni. Questo comporta che, purtroppo, rispetto ad oggi, il cambio 10 anni fa era molto più sfavorevole e, dunque, il valore locativo che verrà aggiunto al reddito annuale sarà proporzionale ad un tasso superiore a quello attuale. Ma questa è la prassi seguita dagli uffici.

E veniamo alla parte riguardante il Servizio di prestazioni complementari.

Il DEAS-SPC sta inviando le lettere contenenti la lista dei documenti da produrre. In linea di massima si tratta della richiesta di una perizia di stima per gli immobili (valore commerciale e valore locativo per gli immobili) e degli estratti conto dei conti bancari e/o postali, a partire dal 2009 in poi, per il denaro.

La perizia di stima puo’ essere anche fatta da un geometra (e non solo da un architetto, un notaio o un agente immobiliare come specificato nelle lettere). La direttrice Marinella De Nardin Lugand ha, difatti, comunicato, dopo specifica richiesta, che verranno prese in considerazione anche le perizie firmate da geometri iscritti all’albo.

C’è da dire che, purtroppo, non stanno soltanto arrivando le demandes de pièces, ma anche, in qualche caso, i conteggi già calcolati (pur in assenza, a volte, della documentazione completa) per richiedere le somme in restituzione di quanto indebitamente percepito, alla luce del patrimonio oggi dichiarato. Si tratterà, se del caso, di fare opposizione nei 30 giorni successivi alla data di ricevimento di detti conteggi, al fine di meglio specificare le singole posizioni e verificare i conteggi.

Il pagamento delle somme ricalcolate potrà anche essere effettuate ratealmente.

Concludo sottolineando che, comunque vada, autodenunciarsi e inviare la domanda di regolarizzazione, erano le uniche opzioni possibili, onde evitare ammende e denunce penali. Insomma, la scelta piu’ ragionevole da fare da parte dei contribuenti.

La sottoscritta, come d’abitudine, sarà presente presso la sede SAIG Ginevra per gli incontri informativi nei giorni di lunedì 6 e 20 marzo, dalle 14.00 alle 17.00.

Avv. Alessandra Testaguzza

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